logo

logo

IL MIO SITO WEB

ANDATE A VISITARE IL MIO SITO mrsartoria.it

mercoledì 20 luglio 2011

Madelaine Vionnet

Madelaine era nata nel 1876 in un paese della provincia francese.
I suoi genitori si erano separati quando aveva 3 anni e ad 11 anni abbandonò gli studi per andare a fare la sarta.
Nel 1893 trovò lavoro nella Maison Vincent a Parigi, si sposò ed ebbe una figlia. Dopo alcuni anni la bimba morì e Madelaine divorziò dal marito.
A questo punto lasciò la capitale francese e ricominciò la sua vita a Londra dove trovò lavoro prima come guardarobiera in un asilo per malati di mente e poi nell'atelier di Kate O' Reilly, una sarta specializzata in capi da giorno dal rigoroso taglio all'inglese, ma soprattutto nella riproduzione di modelli presi a Parigi.
Agli inizi del 900 tornò a Parigi dove era stata assunta nella Maison Callot Soeurs come prèmiere di Madame Marie, la più anziana delle sorelle.Il suo compito era di realizzare dei modelli in tela degli abiti che Madame Marie ideava e progettava sul manichino.
Nel 1907 lasciò le sorelle Callot per diventare modellista alla Maison Doucet.Il couturier le aveva chiesto di ringiovanire la sua produzione e Vionnet realizzò una collezione molto innovativa di abiti  che non prevedevano l'uso del corsetto.
Nel 1912 aprì il suo primo atelier sostenuta nella decisione da Lantelme, una delle clienti di Doucet che avevano apprezzato il suo stile e che si era proposta come socio finanziatore.
Allo scoppio della guerra Vionnet chiuse l'atelier, iniziò a viaggiare per l'Europa e soggiornò a lungo a Roma.
Nel 1918 tornò a Parigi con abiti tagliati in sbieco.
Una delle sue prime realizzazioni in questa direzione fu un modello composto di 4 quadrati di tessuto utilizzati in diagonale e sospesi alle spalle con uno spigolo per ciascuno. Il risultato era una specie di chitone greco che aderiva al corpo per il semplice effetto di elasticità e del peso della stoffa usata in sbieco.

Abito da sera, 1918-1919.
 La chiave segreta dei suoi modelli era la geometria.
I suoi abiti non venivano progettati in piatto, ma lavorando la tela direttamente su un manichino di legno per artisti. Proporzione, armonia e perfezione erano gli obbiettivi finali di un lavoro che usava il tessuto come materia scultorea.
A tutto ciò si aggiunse lo studio di un modo che permettesse di ricamare con il filo sullo sbieco senza creare effetti fisici indesiderati. Vionnet considerava il ricamo come un elemento connesso con la struttura dell'abito e non una decorazione.

Abito da sera, 1922.
La proposta di moda di Madelaine venne accolta positivamente sia sul mercato francese, sia su quello americano.
Nel 1922 venne formata una società che prese il nome di Vionnet et Cie i cui componenti, Bader, Lilaz e Martinez de Hoz, avevano la funzione di patner inattivi.
Nel realizzare questa nuova sede venne data importanza oltre  che all'aspetto estetico anche alla funzionalità del luogo di lavoro. Vionnet introdusse una serie di innovazioni che riguardavano sia i rapporti contrattuali, sia le condizioni di lavoro. Nell'edificio c'erano una mensa, una nursery, un'infermeria e un dentista. Per le sue operaie fondò una cassa di soccorso per le malattie, introdusse i congedi di maternità e le ferie pagate.
Verso il 1925 i suoi modelli si semplificarono: la linea si fece più squadrata, ma soprattutto gli elementi di decoro si ridussero.
Nel 1930  il metodo Vionnet diventò di moda.
I suoi vestiti conservavano l'aspetto non costruito dell'indumento antico, spesso infatti, erano realizzati con i pannelli sciolti da accomodare addosso secondo panneggi e torsioni calcolate, ma anche adattati alla struttura fisica. Famoso a questo proposito l'esempio di un modello di abito da sera dell'inverno 1935-1936.

Abito da sera, 1935-1936.
Nel 1934 ci fu una svolta nella produzione. "Vogue" rappresentò lo stile Vionnet attraverso un vestito dalla gonna larga coperta da file di volant e certamente ispirato all'800 più romantico.

Abito da sera di chiara ispirazione ottocentesca.
Negli anni successivi gli abiti si fecero più lussuosi e sensibili al gusto hollywoodiano.
La vita segnata, spesso anche alta, dava spazio a larghe gonne che potevano essere sostenute utilizzando vari accorgimenti tessili.
Venne sperimentato anche il merletto usato sia per realizzare gli abiti, sia per cappe, maniche e sopravesti da appoggiare su vestiti dalla linea dritta.
Lo stesso velluto fu usato in tutti i modi: per ottenere particolari motivi rasando il pelo nei punti voluti  e per scolpire abiti che aderivano al corpo lasciando le spalle o la schiena nude.
Nel campo dei modelli aderenti Vionnet sperimentò la pieghettatura in rilievo su taglio circolare.

Abito da sera pieghettato che porta ad assimilare la figura femminile ad una colonna scanalata grazie all'impiego del lamè.
 Quando scoppiò la seconda guerra mondiale Vionnet decise di chiudere. Non si sa fino a che punto la scelta fosse motivata solo dal conflitto o anche dal fatto che il 1939 era il termine di scadenza della sua società.
Morì nel 1975 a 99 anni.

Lettori fissi